Consiglio di Istituto
Il Consiglio di Istituto è l'organo di governo della scuola, fatte salve le competenze specifiche del Dirigente scolastico, del Collegio Docenti, dei Consigli di Classe, come previsto dall'art. 6 del D.P.R. 416/1974.
Tipologia
Organo collegiale
Cosa fa
Ha potere deliberativo sui seguenti argomenti:
- delibera del bilancio preventivo e del conto consuntivo;
- disposizione circa l'impiego dei mezzi finanziari per il funzionamento didattico e amministrativo dell'Istituto e di eventuali forme di autofinanziamento;
- adozione del Regolamento Interno di Istituto e delle Relazioni annuali dell’attività svolta;
- acquisto, manutenzione e rinnovo delle attrezzature scientifiche, didattiche e di quanto funzionale all'attività scolastica;
- formulazione dei criteri per la programmazione di attività curricolari ed extracurricolari (progetti, corsi di recupero e sostegno, visite di istruzione, ecc.);
- formulazione dei criteri per l'uso delle attrezzature e degli edifici scolastici.
Istituzione dell’organismo - Il Consiglio di Istituto, come gli altri cosiddetti Organi Collegiali della Scuola, è stato istituito nel 1974 al fine di realizzare la partecipazione alla vita attiva della scuola, dando ad essa il carattere di una comunità che interagisce con la più vasta comunità sociale e civica (DPR 416/74).
Con la privatizzazione dei criteri di gestione delle amministrazioni pubbliche (Dlgs 29/93), anche le scuole adeguano i propri ordinamenti al principio della distinzione tra indirizzo e controllo, da un lato, e attuazione e gestione dall'altro (o quanto disposto dal Dlvo 165/2001, art. 4, e. 4. (ex art.3, Dlgs 29/93). In base a tale principio gli organi di governo esercitano le funzioni di indirizzo politico-amministrativo, definendo gli obiettivi ed i programmi da attuare, e verificano la rispondenza dei risultati dell'attività amministrativa e della gestione agli indirizzi impartiti (D.LGS. 165/01, art.4,c.1), nella scuola tale organo è il Consiglio di Istituto e l'organo di gestione è il Dirigente scolastico (cfr D.LGS. 165/01, art.4,c.2).
Campi di deliberazione – Documento che illustra il servizio pubblico POF Con l'introduzione dell'autonomia ogni istituzione scolastica predispone il P.O.F con la partecipazione di tutte le componenti (DPR 275/99, art.3,c.1). Il personale della scuola, i genitori e gli studenti partecipano al processo di attuazione e sviluppo dell'autonomia assumendo le rispettive responsabilità (DPR 275/99, art.16,c.5). Più in dettaglio spetta al Consiglio di Istituto la più importante funzione di indirizzo per la determinazione del POF, prima della sua elaborazione: la definizione degli orientamenti generali per le attività della scuola e delle scelte generali di gestione e di amministrazione (DPR 275/99, art.3,c.3). Il Dirigente Scolastico attiva i necessari rapporti con gli Enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio(DPR 275/99, art.3,c.3,4). Su questa base, il P.O.F. viene elaborato dal Collegio Docenti per la parte didattica. Il P.O.F. è infine adottato dal Consiglio di Istituto, che ne verifica la coerenza con i propri indirizzi impartiti all'inizio del percorso.
Programma finanziario Annuale - Il Consiglio di Istituto delibera il programma annuale entro 31 dicembre dell'anno precedente a quello di riferimento sulla scorta di una relazione del Dirigente Scolastico, che illustra la destinazione delle risorse in coerenza con gli obiettivi indicati, i risultati della gestione in corso.
Il Consiglio di Istituto ha l'obbligo entro il 30 giugno, di verificare lo stato di attuazione del programma e le disponibilità finanziarie dell'istituto, in tempo per conoscere la situazione di fatto per l'inizio del nuovo anno scolastico.
Il Consiglio di Istituto, su proposta della Giunta Esecutiva o del Dirigente Scolastico e con deliberazione motivata, può disporre delle modifiche qualora sia necessario.
Approva poi il conto consuntivo, predisposto dal Direttore s.g.a., che viene sottoposto a delibera sottoponendo a verifica e controllo l'attività svolta.
Attività negoziale - Il Consiglio d'Istituto con la riforma della pubblica amministrazione precedentemente citata non ha più competenza nell'attività negoziale (esempio acquisto di beni e servizi) in quanto la competenza è del Dirigente, ma ha mantenuto il potere di deliberare i criteri all'interno dei quali il Dirigente si deve muovere su alcuni settori relativi contratti, sponsorizzazioni e all'elevazione del superiore limite di spesa.
Al fine di garantire la più ampia informazione e un efficace raccordo per l'esercizio delle competenze degli organi della istituzione scolastica, il Dirigente presenta periodicamente al Consiglio di Istituto una motivata relazione sulla direzione e il coordinamento dell'attività formativa, organizzativa e amministrativa (Dlvo 165/2001, art.25, c.6).
Responsabile
Sede
Scuola Secondaria di 1° grado di Cavaglià - Sede centrale
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Indirizzo
Via Giuseppe Pella, 13881 Cavaglià (Biella BI)
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CAP
13881
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Orari
08:00 - 13:00
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Email
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PEC
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Telefono
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Altri componenti
Il Consiglio dell´Istituto Comprensivo di Cavaglià è così composto:
- Presidente: Annunziata Giuseppe - componente genitori
- Lorenzo Zampieri - Dirigente Scolastico
- Basilio Alice - componente genitori
- Mantovani Viviana - componente genitori
- Bormetti Sara - componente genitori
- Cozzitorto Francesca - componente genitori - vice Presidente
- Pogna Barbara - componente genitori
- Frigo Tiziana - componente genitori
- Vetriolo Mariastella - componente docenti
- Mercandino Gigliola - componente docenti
- Mason Claudio - componente docenti
- Ghisio Luisa - componente docenti
- Bertolini Monica - componente docenti
- Fiorina Maria Ausilia - componente docenti
- Gheller Michela- componente docenti
- Caliaro Cristina - componente docenti
- Pisani Paola - componente ata
- Molinari Daniela - componente ata
Info
Risorse normative
DPR 31.05.1974, n. 416; dPR 08.03.1999, n. 275; D.Lgs. 30.03.2001, n. 165
Delibera dell’ATTO DI INDIRIZZO
CONSIDERATA la Direttiva 21 luglio 1995, n. 254 riguardante il DPCM 7 giugno 1995 avente per oggetto la Carta dei servizi scolastici e i principi fondamentali di detto servizio
CONSIDERATO l’Atto di indirizzo MIUR 89 del 2009
CONSIDATE le vigenti Indicazioni per il Curricolo della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado del 31 luglio del 2007 come modificate dalla bozza del 30 maggio 2012
CONSIDERATI gli obiettivi connessi con l’incarico assegnatile dall’USR Piemonte come risultano dal contratto di lavoro
Il Consiglio di Istituto del Comprensivo di Cavaglià delibera i seguenti indirizzi generali in ambito educativo da raggiungersi entro il prossimo triennio:
- Continuando a porre al centro nell’azione della scuola l’alunno e il suo itinerario di formazione personale e di apprendimento, procedere nel percorso di innovazione metodologico didattica
a. sia nella fase di progettazione ed attuazione di curricola di istituto;
b. che in quella di valutazione degli esiti di apprendimento;
- porre in primo piano l’obiettivo di formare i cittadini di oggi e di domani;
- operare in modo più sistematico per una scuola dell’inclusione;
- operare in modo sistematico in sinergia con il territorio per implementare le dimensioni della continuità e dell’orientamento in uscita;
- operare in modo più deciso per implementare l’utilizzo delle Tecnologie Informatiche della Comunicazione all’interno della didattica;
I seguenti indirizzi generali in ambito gestionale da raggiungersi entro il prossimo triennio:
- estendere ed approfondire una procedura condivisa di comunicazione alle famiglie ed al personale interno utilizzando in modo ampiamente significativo i mezzi di comunicazione digitale;
- valorizzare il ruolo del Nucleo di valutazione interno, ampliando l’estensione ai rappresentanti componenti ata e genitori e ad un esperto esterno, nell’ottica dell’analisi e modifica dei processi per ottenere il miglioramento degli esiti del servizio (TQM);
- utilizzare meglio e in modo più diffuso le tecnologie digitali per implementare la comunicazione interna al servizio e nei confronti delle famiglie
L’adozione di questi obiettivi costituisce il presupposto indispensabile per porre a sistema e raccordare gli esiti di apprendimento attesi, gli interventi metodologici e didattici, i modelli organizzativi, le condizioni funzionali e i vincoli di compatibilità finanziaria.
Sia le aree strumentali al POF che i progetti che verranno attivati dovranno quindi essere coerenti e funzionali alla realizzazione di tali obiettivi.